Armonie Universali è una webzine musicale aggiornata senza periodicità e che quindi non costituisce una testata giornalistica.
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Il nome
Nell'antica Grecia, il cosmo era paragonato a una scala musicale, con un posto d'onore dato al Sole in quanto nota centrale che congiunge due tetracordi. Addirittura per Pitagora tutti gli oggetti celesti, per effetto dei loro movimenti, produrrebbero un suono continuo, impercettibile dall'orecchio umano, che nell'insieme formerebbe un'armonia. Questi suoni celesti arriverebbero a influenzare la vita sulla Terra.
Nel Rinascimento, accanto della Teoria Pitagorica, si sviluppò una visione magico-ermetica espressa da Robert Fludd. Per lui, le sfere dei quattro elementi, dei pianeti e degli angeli sono disposte verticalmente sul monocordo, suonato dalla mano divina: è la "Musica delle Sfere".
Ad ogni modo, l'idea dell'armonia sonora come principio dell'universo non è un'esclusiva europea; ad esempio, nel mondo arabo è stata esplorata da al-Kindi, mentre all'interno del pensiero indiano va citato soprattutto Rishi Jaimini. Questi, nel Pūrvamīmāmsā Sūtra (ca. 300-200 a.C.), ha affermato che l'essenza del mondo sia lo Shabda, suono indistruttibile e senza origine che si espande unendo Cielo e Terra; tale era l'importanza del suono che il suo sacrificio, sotto forma di musica o di parole (mantra), era considerato il più importante.
Nel Rinascimento, accanto della Teoria Pitagorica, si sviluppò una visione magico-ermetica espressa da Robert Fludd. Per lui, le sfere dei quattro elementi, dei pianeti e degli angeli sono disposte verticalmente sul monocordo, suonato dalla mano divina: è la "Musica delle Sfere".
Ad ogni modo, l'idea dell'armonia sonora come principio dell'universo non è un'esclusiva europea; ad esempio, nel mondo arabo è stata esplorata da al-Kindi, mentre all'interno del pensiero indiano va citato soprattutto Rishi Jaimini. Questi, nel Pūrvamīmāmsā Sūtra (ca. 300-200 a.C.), ha affermato che l'essenza del mondo sia lo Shabda, suono indistruttibile e senza origine che si espande unendo Cielo e Terra; tale era l'importanza del suono che il suo sacrificio, sotto forma di musica o di parole (mantra), era considerato il più importante.
Lo scopo
Se tutto ciò che esiste è retto da un'armonia universale, allora tutto è musica, persino la pioggia che batte sui vetri. E se tutto è musica, allora che senso ha rinchiudersi tra le mura di uno o due generi? Lo scopo di Armonie Universali è appunto quello di stimolare la curiosità e l'apertura mentale, superando i limiti delle "culture musicali". Proprio per questo intendiamo occuparci, attraverso recensioni e articoli di approfondimento, di quanti più generi possibili. Ovviamente nessuno di noi è onnisciente, quindi ci limiteremo ai settori per i quali siamo competenti: metal, pop, rock, musical e art music (o musica colta, che dir si voglia). Può darsi che in futuro, con l'arrivo di nuovi collaboratori, questa webzine possa occuparsi anche di altri generi, come il jazz e l'EDM, in modo da ampliare il lessico dei lettori nei confronti del "linguaggio universale".
Noi speriamo che chi verrà qui per leggere, ad esempio, la recensione di un album metal possa essere colpito da un articolo sul pop, e viceversa.
Noi speriamo che chi verrà qui per leggere, ad esempio, la recensione di un album metal possa essere colpito da un articolo sul pop, e viceversa.
Il logo
Opera di Alessandro Narciso, rappresenta una A e una U "cosmiche" che non solo hanno delle forme ispirate alle lyra, un cordofono dell'antica Grecia, ma sono anche disposte in modo da richiamare la relativa costellazione, la cui mappa è visibile in sovrimpressione.
Il logo esteso, utilizzato nell'header del sito, presenta sullo sfondo una mappa dell'emisfero boreale celeste. Le note, utilizzate al posto delle stelle, hanno una durata proporzionale alla magnitudine.